Gravina sta con Mazzarri: “Sì alla quarta sostituzione ma anche playoff scudetto”

In un’intervista a La Stampa il candidato alla presidente FIGC Gabriele Gravina annuncio: “Fra le mie mosse per la serie A ce ne saranno di impopolari”

Gabriele Gravina è l’unico candidato alla presidente della FIGC e lunedì sera, dopo il voto dall’esito quindi scontato, il suo incarico a capo del calcio italiano sarà ufficiale. L’attuale presidente della Lega di serie C, in un’intervista rilasciata a La Stampa, ha spiegato quali sono le sue idee per cambiare la serie A, annunciando che tra queste ce ne saranno alcune di impopolari. “Non bisogna perdere tempo. E non lo perderemo: fra le mie mosse ce ne saranno di impopolari, ma non più differibili – ha raccontato Gravina – già lunedì sera, dopo il voto, proporrò al presidente della Fifa Infantino l’introduzione della 4ª o 5ª sostituzione: me lo chiedono proprio i club di A e, da presidente della Lega Pro, l’ho sperimentata con successo”.

Serie A, Gravina: “Vorrei i playoff scudetto, in B e in C sono un vero successo”

Dell’eventuale introduzione della quarta o addirittura quinta sostituzione, nelle partite di serie A, sarà certamente contento l’allenatore del Torino Walter Mazzarri che, nelle scorse settimane, si è fatto promotore di questa iniziativa chiedendo ufficialmente alla federazione il cambio della regola delle tre sostituzioni, considerata anacronistica con i ritmi del calcio moderno. La rivoluzione che Gravina vuole portare al calcio italiano non riguarda solamente le sostituzioni, ma anche il metodo di assegnazione dello scudetto: “Vorrei introdurre i play-off per lo scudetto. In serie B e in serie C sono un vero successo: è dimostrato come l’ interesse fra i tifosi cresce in misura esponenziale”.

Serie A, Gravina: “Trovo giusto che i giocatori della Juventus sentano propri gli scudetti vinti sul campo”

Sempre nel corso dell’intervista a La Stampa, Gravina si è poi soffermato su quelle che ha lui stesso ha definito “mosse impopolari”: “Esempio di scelta impopolare? La flessibilità dei contratti. Se uno vince o mantiene la categoria è giusto che il club paghi quanto previsto, ma se si retrocede è indispensabile adeguare lo stipendio alla nuova realtà. Il sistema va reso sostenibile”. Infine, il futuro numero uno della FIGC ha leggermente corretto il tiro su quanto dichiarato al Messaggero riguardo agli scudetti della Juventus: “Trovo giusto che i giocatori sentano propri tutti quelli vinti sul campo. Ma bisogna recuperare il rispetto per le istituzioni, certe cose vanno chiarite. Non è che non ci dorma di notte, ma avvieremo, tra persone perbene, un discorso con la Juventus. È ora di mettersi alle spalle certe tensioni”.